SCIANS Masnada Gruppo Teatro

 

Autore: Remo Rostagno
Regia: Mauro Carnelos
Scene: Lidia Anita Petroni
Costumi: Lucia Ghiaini
Con: Silvia Kriozio, Ceppo Monzio Compagnoni, Daniela Capitanio, Michele Eynard, Sisto Palombella, Joseph Scicluna

 

Capita a tutti, prima o poi. Ti trovi davanti un ostacolo grande come una orrenda montagna. La guardi, e intuisci che hai due sole strade: fuggire, se puoi; oppure, affrontare la scalata. Ma almeno i ramponi li devi avere se ci vuoi provare, e anche i nervi saldi e i muscoli d'acciaio. E se non li hai, e sei rimasto in braghe di tela, può darsi che ti sogni di farcela comunque. E allora, o sei uno stupido, oppure sei malato della sindrome dell'eroe mancato che dorme in noi. Che non siamo eroi, come non sono eroi i personaggi che vediamo sulla scena. Eppure è proprio a loro, alla loro piccola comunità che, in un certo giorno della vita, ad una certa ora, in un determinato luogo, viene richiesta una prestazione grandiosa. E sono al bivio:
affrontare la sfida, o morire. E per di più sono rimasti in mutande. Doppia tragedia, tanto assurda che ci scappa da ridere. E infatti la risposta non può che essere grottesca. Così rispondono loro. E noi ridiamo. Felici di non essere nei loro panni. E nel morbido velluto che ci avvolge forse ci sfiora appena il dubbio che le loro tragedie non siano solo il terreno di riserva di un piccolo gruppo di miserabili sfortunati. La loro situazione, è vero, è estrema, ma riflette, su scala minore, la condizione comune degli uomini, che nel corso della loro vita, si trovano spesso di fronte a difficoltà da superare; e tutti cercano di aggrapparsi al chiodo della speranza che si presenta in forma di opportunità, ovvero, come dice il titolo, di scians. Ed è lì, nella scians, che ci si gioca l'inizio della fortuna, o la fine della speranza
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