Esempio Prova invalsi on line 2018-2019, italiano, seconda superiore

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Domanda 4 / 33

Ettore, Andromaca e il figlioletto alle Porte Scee

L'autore procede a una riscrittura dell'Iliade per adattare il poema omerico a una lettura pubblica in teatro. Nel testo, a differenza di Omero, l'autore affida alla nutrice il racconto dell'episodio dell'incontro di Ettore con la moglie e il figlio sulle mura di Troia, alle porte Scee, prima del duello con Achille.

[…] Così disse Ettore glorioso, e poi venne verso di me. Io tenevo suo figlio in braccio, capite? E lui si avvicinò e fece per prenderlo tra le sue mani. Ma il bambino si strinse al mio petto, scoppiando a piangere, lo aveva impaurito veder il padre, lo spaventavano quelle armi di bronzo, e il pennacchio sull'elmo, lo vedeva ondeggiare, spaventoso, e così scoppiò a piangere. E mi ricordo che allora Ettore e Andromaca si guardarono e sorrisero. Poi lui si tolse l'elmo e lo posò a terra. Allora il bambino si fece prendere, e lui lo strinse tra le sue braccia. E lo baciò. E sollevandolo in alto disse: "Zeus, e voi, divinità del cielo, fate che questo mio figlio sia come me, più forte tra tutti i Troiani, e signore di Ilio. Fate che la gente, vedendolo tornare dalla battaglia, dica: "È perfino più forte di suo padre". Fate che torni un giorno portando le spoglie insanguinate dei nemici, e fate che sua madre sia là, quel giorno, a gioire nel suo cuore". E mentre diceva queste parole mise il figlio tra le braccia di Andromaca. E mi ricordo che lei sorrideva e piangeva, stringendosi al petto il suo bambino, piangeva e sorrideva: e guardandola Ettore ebbe pietà di lei, e la accarezzò, e le disse. "Non affliggerti troppo nel tuo cuore. Nessuno riuscirà ad uccidermi se non lo vorrà il destino; e se il destino lo vorrà, allora pensa che al destino nessun uomo, una volta che è nato, può sfuggire. Vile o coraggioso che sia. Nessuno. Ora torna a casa e rimettiti al lavoro, al fuso e al telaio, con le ancelle. Lascia che alla guerra pensino gli uomini, tutti gli uomini di Ilio, e io più di ogni altro uomo di Ilio". Poi si chinò e riprese l'elmo da terra, l'elmo dalla chioma ondeggiante. Noi tornammo a casa. Camminando, piangeva, Andromaca, e continuava a voltarsi indietro. Quando le ancelle la videro arrivare, in tutte loro suscitò una grande tristezza. Tutte scoppiarono in pianto. Piangevano Ettore, lo piangevano nella sua casa e lo piangevano mentre ancora era vivo. Perché nessuna pensava in cuor suo che vivo sarebbe tornato dalla battaglia.

(Tratto da: A. Baricco, Omero, Iliade,

Milano, Feltrinelli, 2004, pp.52-53)

Andromaca "sorrideva e piangeva" nello stesso tempo (espressione evidenziata nel testo), agitata da sentimenti contrastanti. Quali motivazioni, tra quelle indicate, possono spiegare rispettivamente i due comportamenti di Andromaca?

Attenzione: due motivazioni non sono pertinenti a quanto affermato nel testo.


a) Per il presagio della vittoria dei Greci

b) Per la tenera scena tra padre e figlio

c) Per l'orgoglio di essere regina

d) Per il timore dell'uccisione di Ettore

e) Per la fierezza suscitata dalle parole di Ettore per il figlio

f) Per l'essere messa in disparte in quanto donna

Domanda 5