Teatro del Montevaso e Teatro Ferramenta presentano
Teatro e territorio
Laboratorio
intensivo a cura di Stefano Filippi per la formazione di un gruppo
di lavoro stabile intorno al binomio teatro/territorio. Il
laboratorio consiste in un percorso di formazione attoriale che partendo
dal corpo, da un training fisico intenso (in parte mutuato dalla danza
contact), va a lavorare sulle emozioni, sull’ascolto, sulla
presenza e sulle dinamiche sceniche. Accanto ad una parte più
specificamente tecnica, sarà riservata particolare attenzione
all’improvvisazione teatrale, capace di restituire senso ludico
ad un percorso rigoroso ed impegnativo. La messinscena vera e propria
è preceduta da un lavoro di studio su fonti e documenti relativi
ai luoghi scelti. Questi materiali vengono poi trasformati in canovaccio
e con esso inizia l’allestimento teatrale in loco, in modo che
i corpi si confrontino direttamente con gli spazi preposti. La Tenuta Agroforestale del Montevaso si trova in Etruria: 400 ettari di bosco, in una zona ricca di acqua, spazio di volo uno degli animali in via di estinzione - come il falco pellegrino - e di cammino per caprioli, cinghiali ed istrici. Dispone di circa 30 posti letto, divisi in cinque appartamenti con ingresso autonomo, con sentieri per passeggiate nel verde smeraldo delle colline pisane. Questo luogo è sede del Teatro del Montevaso, compagnia che si occupa di comunicazione in generale e che affianca al proprio lavoro di produzione di spettacoli legati all’oralità e alla memoria contadina, un lavoro di formazione teatrale attraverso l’ospitalità di laboratori e seminari sull’espressività in generale - dalle arti allo yoga, dall’educazione alla nonviolenza ai massaggi shiatsu. Il Teatro del Montevaso offre inoltre a tutte le compagnie interessate la possibilità di usufruire di queste strutture per prove, ricerche e allestimento di eventi espressivi. Il Teatro del Montevaso è stato fondato nel 1998 da Francesca Pompeo, Ascanio Celestini (provenienti dall'esperienza del Teatro Agricolo O del Montevaso, compagnia che ha lavorato sul linguaggio della Commedia dell’Arte con la realizzazione di diversi spettacoli in maschera), e Gaetano Ventriglia. Lavora attualmente sulle possibilità della scrittura orale, sulla scoperta dei linguaggi e delle forme della cultura popolare, attraverso un lavoro su forme poetiche essenziali e la ricerca da parte degli attori della propria umanità spoglia e viva. Ecco allora l'interesse per la cultura contadina intesa non in senso nostalgico-folcloristico, ma come patrimonio di ritualità e mistero, la cui sostanziale inafferabilità permette lo scarto tra radici e sperimentazione. Le produzioni del Teatro del Montevaso sono state, a partire dal ’98, Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini, di e con Gaetano Ventriglia e Ascanio Celestini; Baccalà, il racconto dell’acqua, di e con Ascanio Celestini, primo movimento della trilogia Milleuno proseguita con Vita Morte e Miracoli (1999) e completata nel 2000 con La fine del Mondo; Madonna dei Fottuti (2000), L’orco (2001), Inside the Control (2002). Il Teatro Ferramenta nasce a Bologna nel 1997 e coniuga nella sua poetica e nelle sue pratiche diverse espressioni performative quali il teatro, la danza e il canto. La ricerca del gruppo, condotta attraverso la scrittura, la regia e la composizione coreografica, ha creato un teatro che non si ferma all'interno del palcoscenico ma che si riversa nei luoghi urbani ed ambientali: musei, chiese, piazze e parchi, con l'intento di raccontare la grande cultura orale italiana ed europea. I codici fisici ed espressivi della narrazione teatrale vengono così utilizzati per scoprire i legami fra storia, territorio e antropologia, portando sulla scena, o meglio, sulle scene, i racconti leggendari e immaginativi del nostro universo simbolico: fiabe, leggende e passioni.
Teatro del Montevaso strada provinciale del Montevaso km 18 - 56034 Chianni (PI) Tel e Fax 0587 647617 Cel 333 8592986- 338 9397192 http://www.montevaso.it/tao.html teatrodelmontevaso@montevaso.it
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