ARGILLATEATRI programmi, appuntamenti, curiosità Attualmente
Argillateatri è un teatro sotto sfratto. Una delle migliaia
di situazioni romane che devono sottostare all’arroganza di
affitti insensati.
...DAL FOLKSTUDIO AD ARGILLATEATRI “…dal Folkstudio ad Argillateatri" una rassegna di musica libera. Il tentativo di proseguire un percorso iniziato e spezzatosi non soltanto con l’addio di Giancarlo Cesaroni, ma soprattutto con lo sfratto del Folkstudio da Via Sacchi e la successiva accoglienza nei sottoscala di una scuola a Via Cavour dove a stento si è riuscito a ritrovare lo spirito di un locale unico a Roma. Sono passati sei anni da quando il Folkstudio ha chiuso i battenti. Tutti i materiali accumulati negli oltre 30 anni di attività sono stati donati alla discoteca di Stato che speriamo concluda presto l’opera di catalogazione dandoci la possibilità di accedere a documenti storici davvero importanti. Giancarlo Cesaroni registrava con un registratore a cassette posto sul fondo della sala e lo vedevi scivolare nella penombra per cambiare il lato… Il Folkstudio non era un locale, nel senso che se volevi bere dovevi aspettare l’intervallo con la preghiera di essere silenzioso. Per rispetto alla musica. Qualunque musica si stesse suonando. Di un musicista sconosciuto o di un artista famoso. Al Folkstudio si andava per ascoltare la musica. Si sedeva scomodi, ma a tu per tu con gli artisti, spesso quando il locale era affollato, trovavi posto direttamente sul bordo della pedana e c’era davvero modo di gustare fino in fondo le note. Da tempo Argillateatri ospita concerti di genere diverso: dal Jazz al rock, dalla musica classica alla musica indiana, iraniana, araba, al canto armonico. Sempre con programmazioni di notevole livello, sempre con lo spirito di dare alla musica l’attenzione che merita. In un teatro, e non in un luogo dove qualcuno suona mentre gli ascoltatori fanno altro… come del resto era il Folkstudio. La rassegna si propone dunque come come un ideale prosecuzione di quello che è stato a Roma il Folkstudio. Il luogo dove si raccoglie la musica che vive, quella che passa, quella sconosciuta, quella urgente.
STEFANO ROSSO UN MAESTRO DELLA CHITARRA, UNA VOCE SPECIALE, UN ARTISTA PREZIOSO ED AUTENTICO DELLA NOSTRA STORIA MUSICALE Stefano
Rosso è un artista particolare nell'ambito della canzone d'autore
Italiana. Un concerto intimo, amico, vicino che ci racconta un pezzo prezioso della nostra storia attraverso un percorso musicale tanto autentico e originale.
ANDREA TARQUINI
Fin da ragazzo si interessa di musica folk, bluegrass e acustica in genere e questa passione lo porta a suonare con Stefano Rosso e Luigi Grechi. Col tempo focalizza il suo interesse su quei folksinger che sono anche musicisti ed utilizzano la chitarra acustica come strumento espressivo e non come mero strumento di accompagnamento di quel che si canta. Da qui la sua passione per James Taylor, Tim O'Brien e per il fingerstyle. Anche se la musica non è il suo lavoro principale, la sua passione non è un hobby. E' molto di più. L'Italia -dice Andrea Tarquini- è piena di artisti talentuosi e spesso molto metodici a cui il sistema del lavoro non consente di investire in quel che fanno, e poi come diceva un vecchio motto dei primi folksinger americani: Real Musicians Have Day Jobs. I veri musicisti fanno un altro lavoro.
3 maggio 2005 ore 21,30 KALIPADA ADHIKARI e AMIN KHAN CONCERTO DI MUSICATRADIZIONALE E MUSICA BAUL DALL’INDIA Pakhi Adhikari ed Amin Khan passarono al Folkstudio nel 1994 con un concerto prevalentemente di canzoni Baul molto apprezzato dal pubblico e da Giancarlo Cesaroni che pur aveva mostrato qualche perplessità rispetto al richiamo della musica indiana. La
musica popolare indiana è multiforme. Basata su un sistema
di scale dalle diverse tonalità, ha origine nei culti delle
molteplici divinità indiane e spesso interpreta sentimenti,
dolori, lotte e privazioni della gente comune.
10 maggio 2005 ore 22,00 ARMANDO ZUPPA BAND
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